Bambino muore a 9 anni mentre gioca a pallone. Aveva una malformazione congenita

PINETO – Un bambino di 9 anni, Marco Calabretta, è morto nel tardo pomeriggio di ieri mentre giocava a calcio sul campo sportivo "Mimmo Pavone" della cittadina teramana con gli altri compagni della locale squadra Pulcini del settore giovanile. Il bambino si è accasciato a terra accusando un malore e gravi difficoltà respiratorie. Sul posto è intervenuto subito il personale del 118 con l’ambulanza medicalizzata e Marco è stato trasferito al vicino ospedale San liberatore di Atri dove però il suo cuore ha cessato di battere poco meno di un’ora dopo il soccorso. Al momento non si conoscono le cause del decesso e non si esclude l’ipotesi di una malformazione cardiaca congenita. A chiarirlo dovrà essere l’autopsia che il magistrato di turno, Andrea De Feis, ha disposto e affidato al medico legale Cristian D’Ovidio, che esguirà l’autopsia oggi alle 15. La salma è infatti a disposizione della procura nell’obitorio del nosocomio atriano.

Atto dovuto: medico indagato, aveva stilato il certificato d’idoneità. La Procura ha iscritto un medico nel registro degli indagati. L’ipotesi è omicidio colposo. Si tratta di un medico sportivo, lo stesso che avrebbe firmato il certificato di idoneità sportiva non agonistica necessario per consentire al bambino, di scendere in campo con gli amici. Un atto dovuto quello della Procura, necessario per consentire al professionista di nominare un suo consulente in vista dell’autopsia fissata per questo pomeriggio.

Chi era Marco. Il piccolo Marco viveva a Pineto assieme ai genitori Giuseppe, fisioterapista, e Marta, ex atleta di pallavolo e allenatrice del Silvi volley, e un fratello più piccolo. Frequentava la quarta elementare nella scuola di Pineto Centro ed era nipote del sindaco Robert Verrocchio, impegnato in queste ore in una visita istituzionale in Belgio. L’intera comunità pinetese ripiomba nella tragedia per la perdita di una giovanissima vita, a poco più di un mese dalla scomparsa di Federica Petraccia, la quindicenne deceduta nell’incidente con lo scooter del padre. Sotto choc tutta la società di calcio del Pineto del presidente Silvio Brocco, che ha annunciato la sospensione di tutte le attività agonistiche giovanili e della prima squadra fino a data da destinarsi. 

A Pineto lutto cittadino, minuto di silenzio anche a Silvi e Atri. Bandiere a mezz’asta in tutti gli edifici comunali, da oggi, e lutto cittadino nel giorno dei funerali di Marco Calabretta. Lo ha deciso l’amministrazione comunale di Pineto. Annullati i fuochi d’artificio previsti domani a Mutignano, per i festeggiamenti in onore di Sant’Ilario e, l’amministrazione comunale, insieme con quelle dei vicini comuni di Atri e Silvi, ha chiesto a tutte le società sportive locali partecipanti ai campionati di categoria di rispettare un minuto di silenzio prima dell’inizio delle gare di questa settimana. «È una tragedia immensa che colpisce tutti, perché la morte di un bambino di nove anni è una di quelle notizie che mai vorremmo ascoltare. A tutta la famiglia di Marco va la vicinanza mia e di tutta la città di Pineto – ha dichiarato il sindaco Robert Verrocchio -». «Da primo Cittadino – si è unito il sindaco di Silvi, Francesco Comignani -, tutta Silvi porge le più sentite condoglianze alla famiglia del piccolo Marco e un abbraccio di conforto all’intera comunità pinetese». «È una notizia terribile, ed è per questo che anche ad Atri abbiamo chiesto alle società sportive di rispettare un minuto di silenzio prima delle gare di questa settimana – ha dichiarato il sindaco di Atri Gabriele Astolfi».

L’autopsia: aveva una malformazione cardiaca congenitaE’ stata una malformazione congenita cardiaca a provocare la morte del piccolo Marco. Lo ha accertato l’autopsia eseguita dal medico legale Cristian D’Ovidio che si è conclusa qualche minuto fa all’obitorio dell’ospedale di Atri. Secondo una prima ricostruzione il piccolo è deceduto a causa di una fibrillazione ventricolare provocata dalla malformazione. Il medico, lo stesso che eseguì l’autopsia su Piermario Morosini – il giocatore del Livorno morto durante un incontro di calcio con il Pescara –  ha fatto dei prelievi dei tessuti per ulteriori e più approfonditi esami di laboratorio. Subito dopo l’autopsia il pm Andrea De Feis ha concesso il nulla osta per la sepoltura. I funerali si svolgeranno domani alle 15 nella chiesa di Sant’Agnese.